Prima sessione di lavori per il Comitato Scientifico preposto per il padiglione vino dell’Expo 2015. Dopo l’ufficializzazione del team arrivata a Vinitaly da parte del Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, l’incontro (sicuramente il primo di una lunga serie) è avvenuto il 30 aprile a Roma.
Subito, presentazioni di rito tra i componenti indicati dal Ministero e analisi in dettaglio dello spazio che è stato riservato al vino italiano nella prossima esposizione universale di Milano. Il “Palazzetto del vino italiano”, di 2mila metri quadrati e suddiviso in due piani – posto all’interno del padiglione Italia, nella “piazza centrale” dell’intera area Expo – sarà il cuore della partecipazione (e presentazione) della nostra vitivinicoltura al mondo che si affaccerà all’Expo. “Un luogo privilegiato dove passeranno tutti i visitatori dell’esposizione universale – ha commentato Domenico Zonin – che dovrà esser attrezzato adeguatamente per attrarre la loro curiosità e, soprattutto, rimanere nella loro memoria al termine del tour”. Oltre 110 ettari di superficie, 150 padiglioni di paesi partecipanti, migliaia di eventi nell’arco di sei mesi rappresentano un contesto espositivo e comunicativo denso, pieno di stimoli e suggestioni, molto competitivo “dove dovremo essere bravi – prosegue Zonin – a sfruttare bene la posizione di privilegio che ci è stata assegnata per incuriosire i visitatori, soprattutto quelli dei paesi nuovi consumatori, ai quali trasmettere l’idea che l’Italia oltre alla moda è anche vino, e riuscire a garantire il ricordo del nostro prodotto nella mente di coloro che verranno a visitarci”.
Per raggiungere l’obiettivo, il piano terra del “palazzetto” ospiterà un percorso emozionale dedicato al primo approccio al mondo del nostro vino per i milioni di visitatori che non lo conoscono, mentre il secondo piano sarà dedicato ad eventi, degustazioni, presentazioni, educational per approfondire la cultura della vitivinicoltura italiana. In questa area sarà realizzata una enoteca del vini italiani – reale e virtuale – dove si potranno acquistare direttamente (e on-line) le bottiglie (con servizio di consegna pure a domicilio).
Al Comitato Scientifico il compito di supervisionare tutta la fase progettuale e realizzativa, portando idee e suggerimenti per orientare l’allestimento e costruire il programma di iniziative che, al primo piano, si svilupperanno nel corso dei sei mesi dell’esposizione. Obiettivo primario è anche quello di creare un’offerta enoturistica che trattenga i visitatori nel nostro Paese, evitando così un turismo “mordi e fuggi”: portare i visitatori nelle nostre aziende, nei territori del vino, alla scoperta delle eccellenze nostrane. Una sfida importante verso la quale l’Unione Italiana Vini sta lavorando da tempo. “Fin dalla prossima riunione del Comitato Scientifico – conclude Zonin – avanzeremo una serie di proposte emerse dal gruppo di lavoro, per vivere da protagonisti il nostro ruolo nel Comitato e rendere veramente protagonista il vino italiano all’Expo 2015”
Il Comitato scientifico del Padiglione del Vino dell’Expo 2015
Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi (presidente);
Raffaele Borriello, vice capo di Gabinetto del Ministero delegato all’Expo 2015 (coordinatore);
Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia;
Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini;
Lamberto Vallarino Gancia, presidente Federvini;
Piero Antinori, presidente Istituto Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi;
Carlo Guerrieri Gonzaga, presidente Comitato Grandi Cru;
Ruenza Santandrea, presidente Gruppo Cevico;
Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere.
Fonte: igrandivini.com